“Vitruvio e… Bernardino Baldi”


Il secondo incontro del ciclo “Vitruvio e…” è dedicato alla figura di Bernardino Baldi, intellettuale eclettico formatosi nella corte di Urbino che ebbe tra i suoi maestri Federico Commandino e Guidobaldo del Monte. Fu poeta, matematico e poligrafo, studioso di meccanica e scienza e tra i suoi vari e diversi interessi si occupò del De Architectura, elaborando uno studio sul lessico vitruviano, il De verborum Vitruvianorum significatione, sive perpetuus in M. Vitruvium Pollionem commentarius e un trattato sugli Scamilli impares vitruviani.

“Io mi posi anco – scrive – ad un’altra fatica intorno a questo autore, spronatovi da’ comandamenti di Vespasiano Gonzaga Duca di Sabbioneta, il quale si compiacque ch’io fossi seco ne la lettione di questo autore. L’opera era un Dittionario Vitruviano nel quale si dichiaravano tutte le parole et i termini oscuri che sono in tutta la sua Architettura, il che facevo non molto difficilmente, per la cognitione de le lingue e de le cose, ne le quali fin da fanciullo io m’ero per natural inclinatione dilettato; e condussi l’opera infino al sesto libro, nel qual tempo mutata la proffessione, fu forza ch’io ponessi l’opera così imperfetta a dormire”.

La videoconferenza, coordinata dal prof. Oscar Mei e presentata dal prof. Francesco Paolo di Teodoro, sarà trasmessa sui canali Facebook e Youtube del Centro Studi Vitruviani. 

Due note sul relatore

A parlarci di Bernardino Baldi e del suo lavoro sul testo vitruviano sarà il prof. Marco Biffi docente di Linguistica italiana all’Università di Firenze, collaboratore della Normale di Pisa e dell’Accademia della Crusca (per la quale cura i progetti digitali tra cui la versione elettronica del celebre Vocabolario).

La sua attività di ricerca è incentrata soprattutto sullo studio della lingua tecnica in diacronia (in particolare quella architettonica, quella militare, quella meccanica), dell’italiano trasmesso (radiofonico, televisivo, della rete), della linguistica informatica applicata alla storia della lingua. Allo studio di temi si aggiunge l’analisi della lingua di specifici autori quali Boccaccio, Leon Battista Alberti, Francesco di Giorgio Martini, Leonardo da Vinci e Benedetto Varchi.

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